Alta Adesione della Presidenza della Repubblica Italiana con Targa d'argento .

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venerdì 12 giugno 2009

sezione poesia

Filomena Barletta
Morano Calabro (Cosenza)

dialetto calabro

Rarichi i pecə

Ra n’angulu
i nu jardinu
na vucə m’arrivə
na matina.
Suliju,
pi senti parlè
ra sutta a terra:
“Summu i rarichi,
i rarichi i na chjanta
chjameta pecə,
ra meli cristijeni
tagghjeta.
I quiddra chjanta
mo su’ rimasti sulu
rarichi ‘nfraciruti,
ma no’ cunzumeti
e ancora fatighemu:
cu l’urtumu sucu,
nutrimu
nu jettu,
chi criscennu,
chjenu chjenu,
sarà l’albiru
ra spiranza i creji.”

Taduzione a cura dell'autore

Radici di pace

Da un angolo
di un giardino
una voce mi arriva
una mattina.
Ascolto con attenzione,
per sentire parlare
da sotto la terra:
“Siamo le radici,
le radici
di una pianta
chiamata pace,
da cattive persone
tagliata.
Di quella pianta
adesso sono rimaste solo
radici fradice,
ma non distrutte
e ancora lavoriamo:
con l’ultimo umore,
nutriamo
un germoglio,
che crescendo,
piano piano,
sarà l’albero
della speranza di domani.”

BERGAMASCO FRANCESCO
(Avigliano - Potenza)

“Non io… ma la speranza…la riconoscerà"
E se toccherà ai miei giorni vedere la pacenon Io...ma la speranza la riconoscerà
dai suoi passi senza peso
dal suo corpo senza veli
dal suo volto bruno come i suoi occhi.
E se il suo radioso sorriso mi sussurrasse:"Gerusalemme, Gerusalemme!"...
volgerò i miei giorni a sud del mio orizzonte
e i miei occhi vedranno in tutti!
la vera Pace.
E i miei occhi vedranno"Ragione e Fede"vivere e progredire in simbiosi
nelle loro Luci."Ragione e Fede"i veri costruttori di Pace!
Gli Egoismi i Pregiudizi
le Shoah e gli Olocausti
come fiume in piena
scivoleranno nell'oblio del tempo.
RUSSO VINCENZO
(San Giorgio a Cremano - Napoli)

"Il Tango della speranza"
Mille idee proiettate al futuro, a Berlino il ricordo di un muro.
Gambe al petto, la riva del fiume, sul mio capo volteggiano piume.
I miei sogni attraversano il mondo, tra le nuvole e un mare profondo,
inchiodati una triste mattina. Alto un muro per noi, in Palestina.
Come scudo, il motivo è la fede, chi non ama un suo simile e crede,
il rispetto alla vita oltre il muro, per chi libero guarda al futuro.
Triste pietra, confine al Pianeta, proprio lì che fu luce. Cometa!
Ero sempre alla riva del fiume, con accanto quel nido di piume.
Primavera di sangue si bagna, sui binari, chi muore è la Spagna.
Giù dal cielo, Settembre di morte. Un inferno, tremila le porte.
Non c’è prezzo per la Libertà! Troppo sangue, non è umanità.
Lì, sdraiato alla destra del fiume, i miei occhi in quel rosso di piume.
La sua foce, distante da me, a spararle un vigliacco…Perché?
Passeggiavo alla riva del fiume, occhi in lacrime per quelle piume.
In ginocchio, col viso per terra, tra le mani le piume e la guerra.
Acque aspre, nel mare è lo iodio, che sovrano a regnare c’è l’odio.
Inchiodata nel fango, ora giace. Acqua scorre, profumo di Pace.
Pur ferita, riprende a volare, per un mondo che ha sete d’amare.
Un dipinto, quel sole al tramonto, che si cala nel mare, fugace.
Braccia al cielo, coi piedi nel fiume, a gridar la mia voglia di Pace.
Cielo e mare in un solo colore, terra e vento di un solo sapore.
Questa sera c’è voglia di amare, mentre il cielo comincia a brillare.
Lungo il fiume, una stella fa giorno. Difendiamola senza vergogna.
Sulle rive del fiume, una danza. Dolci piume di sogni e speranza.
Il silenzio mi avvolge la mente, l’acqua scorre così, lentamente.
Tra le onde le piume e il mio cuore, prego Dio che mi doni l’amore.
Una luce m’illumina il viso, tante piume in un solo sorriso.
Alba nuova, domani, al mattino, con le piume in un tango argentino.
ROBAZZA ANTONIO
(Venezia)

“Amare la pace rende degni di sentirsi fratelli"
“Mai più guerre, mai più” tu gridasti, Karol, grande Papa venuto da lontano.
Pace sempre implorasti nel tuo pellegrinar per popoli e nazioni.
L’amor fraterno, quello vero, fu sempre oggetto costante del tuo pregar profondo.
La fratellanza universal annunciasti, pontefice polacco, chinandoti a chieder perdono
per gli errori commessi dall’antica gerarchia di una parte della romana Chiesa nei confronti degli altrui credi.
Ad Assisi abbracciar volesti tutti come in un’unica autentica famiglia.
E’ ben vero che il rispetto per i diritti degli esseri umani,
inizia dal sentirsi degno di trovar dentro di sé capacità di farsi, spiritualmente, dono all’altro.
Troppo sangue fu versato crudelmente.
Quanti innocenti alle loro esistenze vennero strappati!
L’odio per epoche intere imperò malvagiamente e tuttora, subdolo,
negli animi s’annida, degradando l’uomo a mostro cruento.
La storia narra di disperazione e morte, da quando l’arma di Caino la vita tolse ad Abele.
Cristo c’insegnò ad esser come fanciulli, a perdonar col cuore, porgendo l’altra guancia.
Tra gli efferati scontri, quelli di religion senz’altro più sconvolgon.
Anziché capirsi e il giusto dialogo cercare onde colmare ciò che li distanzia, in tanti come feroci belve si sbranan tra loro.
L’umanità così vien meno e la libertà, sua essenza, divien parola vuota.
Se taccion le coscienze e muti restano i cuori, sordi al dolore e al pianto, plausibili si fanno stragi e delitti d’ogni specie.
Se noi scorgiam il diverso che va combattuto e vinto in chi non pensa e crede come noi, l’agognata pace non avremo mai.
Non violare, ma solo amare; non uccidere, ma avvicinare; non deridere, bensì confortare; non zittire, ma ascoltare.
Proficuo divien allor riflettere sul grande sacrificio d’innumerevoli martiri e santi che pagaron di persona e s’immolaron per edificar una civiltà più buona e retta in cui molteplici man van cercandosi per fortemente stringersi insieme e celebrar anche qui in terra,
l’àgape celestiale.
RASCHILLA' STEFANIA
(Genova)

Preghiera

Ho conosciuto il livore
l’ho nutrito, l’ho scaldato
in seno
l’ho curato come un germoglio.
È diventato albero frondoso
ha confuso i colori, ha soffocato
la musica del mondo.
È amaro
il pane della solitudine.
Ho conosciuto la
compassione
e il nodo in gola s’è sciolto in pianto.
Occhi
sui palmi delle mie mani.
Muti.
Attendono.
Ora lascia, o Signore, che conosca
il cuore mio inquieto
la Pace Tua!
PRATURLON GIOVANNA EMILIA
(Roma)

Pagina di Agenda : una preghiera quotidiana

ah... se avessi il Tuo cellulare...stasera....
sicuramente Ti avrei chiamato....
se Tu fossi stato su questa terra ancora...
ma...per matta
e per folle mi avrebbero scambiata!!
Oggi però io e Te parliamo,
da questo diario,
agenda di lavoro
e a te ogni sera da qui ti scrivo
e ti racconto di quegli innocenti che
in Tribunale...gridano e si sforzano di farsi sentire...
voci di invisibili che mai nessuno gli darà voce o fiato...
ma...a Te che col Tuo Papato il Cristo sulla terra hai portato...
e con coraggio l'hai sempre proclamato,
elevo la voce di chi ogni non c'è l'ha
e..a te chiedo supplica,
perchè domani dovremo essere là...
a rappresentare:
chi fiato ha ed urla o...chi invisibile rimarrà?
Domanda di coscienza cha a Te, a Te, Padre Santo si eleva stasera...
e...intanto passano le ore davanti a questo verbale...
Tu vedi ormai... Tu come me sai... che chi mente domani vincerà...
il minore è invisibile...e nessuno l'ascolterà...
il cavillo prevarrà "insufficienza di prova"...ma la mia coscienza
a chi ascolterà
Nel travaglio di stasera
a Te chiedo Lume...a Te Faro dell'Umanità! e... stasera nel segreto abbiamo deciso
costruire e metteremo una piccola pietra...
col mio firmare NO
domani l'Eco risuonerà...
la coscienza si sveglierà
di fronte a quello che nella mia relazione si stabilirà:
"ritengo sufficiente la testimonianza del minore"
sarà verdetto di coscienza,
ma sarà poesia da scrivere sugli occhietti della piccola Ele
che mai la coscienza mia potrà dimenticare quando la sua vocina si sforzava di farsi sentire...
...per arrivare alle alte vette...e
così è arrivata al mio cuore...
per lei stasera scriverà la prima regola di un comandamento di pace e d'amore!
PERCONTRA CARMEN
(Massa di Somma - Napoli)

Preghiera ...per te...
Signore, ho incontrato un angelo, un angelo vestito di bianco.
Era ferito ed era appena caduto dall'alto dei suoi cieli.
Aveva volato su oceani profondi,
sfidato il buio delle notti fredde,
affrontato da solo con le sue forze la furia dei venti tempestosi.
Ora le ali erano spezzate e sembrava
stremato dai troppi affanni.
Mi son fermata, ho sentito il tremore della sua voce
e pian piano con amore ho posato una carezza sul suo viso.
Lui mi ha guardata a lungo e poi… mi ha donato un sorriso.
Era ancora tremante ma i suoi occhi erano fieri e pieni di vita,
nei suoi pensieri era ancora tanta la voglia di volare.
Signore....tu che sai parlare d'amore e solo d'amore,
ascolta questa mia preghiera che nasce da un cuore sincero,
regala a quest'angelo le ali di un gabbiano giovane e spavaldo
perché possa volteggiare sicuro nell'azzurro di spazi immensi,
poi planare dolcemente e con armonia...su mari distesi.
Dalle sempre la forza di vincere
ed il coraggio di sfidare il domani,
falle un po' Tu compagnia quando,
un po' stanco, si sentirà solo.
Io che non ho mai pregato... adesso Te lo chiedo...
PINI MARIA ROSARIA
(Marina di Gioiosa Ionica - Reggio Calabria)

Ai popoli senza pace
QUANDO LA PACE AVANZA
UN ESERCITO POTENTE E BELLICOSO
LE SI PARA AVANTI NELLO STRENUE
TENTATIVO D’INTERROMPERLE IL CAMMINO
VEDO TRA I SUOI GENERALI L’INNOCENZA
DETURPATA E SEVIZIATA.
SCRUTANDO ATTENTAMENTE SCORGO
TRA I SUOI SOLDATI PIU’ CRUDELI E VIOLENTI
LA FIDUCIA DEMOLITA E L’AMORE VIOLENTATO.
LA PACE DI CUI SCRIVO E’ IN DIVISA, E’ GRADUATA,
SEGUE GLI ORDINI DI GENTE MAI AMATA,
NON PERDONA E NON CONOSCE SCONTI,
DEVASTA VITE UMANE E ABBATTE PONTI.
SONO STANCA DI QUESTA MESSA IN SCENA,
SCENDO IN CAMPO CON LE MIE PAROLE,
SCENDO IN CAMPO CON IL PERDONO
PER CHI PENSAVA DI FARMI UN DONO.
LA MIA PACE HA UN ALTRO NOME,
BRILLA NEGLI OCCHI DEI BIMBI IN CREDITO
CON LA VITA,
SPLENDE NEL SILENZIO,
RIDE E FESTEGGIA DI FRONTE ALL’INCANTO
DI CHI AL RANCORE HA RISPOSTO
“NON ABBIATE PAURA!!!”
GIORDANO ANGELA
( Salerno)

Sarà la pace

Il ripetersi della vita
non conosce
briciole di pietà
non promesse d'amore.
Non trepidano i cuori
nè fremano
di speranza
nell'incanto
della memoria
senza la vera pace.
DESCLOUX GIUSEPPE
(Napoli)

Poesia in lingua napoletana

Avimmo "acciso" 'a Pace

Quanno tutt 'o munno sarrà 'nguerra,
sulo tanno ll 'ommo sarrà capace
'e 'ntènnere che d'e 'a Pace...
Ma quantu sango ha dda scorrere ancora
pe' 'sti guerre 'ncopp 'a 'sta terra...
e quantu chianto ancora p"e 'sti muorte,
'nterra stise...a cielo apierto?
Pussìbbele maje, ca nisciuno licorda cchiù
chello ca Dio sentenziaje a Caino?:
- "D' 'a terra strilla vennètta 'o sango
'e fràtete abbèle, ch 'aje accìso;
'o strillo sujo l 'ha 'ntiso tutt 'o Paraviso!" - (Gen. 4, 10)
'A cchiesia sempe nce ripete:
-<<>>-
Ogge, doppo vinte sècule,
cristiane e non cristiane
hanno fatto comme facette "Pilato":
- Se sò' "lavàte 'e mmàne" 'e tanti guerre
e, accussì,... avìmmo "accìso 'a Pace".-
A cchistu punto si turnarà a nascere
'a justizia, 'a cunciliazione e 'a carità
sulo tanno 'a pace, pò arresuscità!
Pirciò, maje, maje comm 'a mmò,
ogni lengua 'ncopp 'a 'sta terra
ha dda strillà cù tutt 'a voce:
- Bastaaa, Pace, pace, paceee!-

Traduzione a cura dell'autore

Abbiamo ucciso la pace

Quando ogni popolo sarà in guerra
sola allora l'uomo sarà capace
d' intendere cos'è la Pace...
Ma quanto sangue dovrà scorrere ancora
per le continue guerre su questa terra...
e quanto pianto ancora per i morti,
stesi per terra,.. a cielo aperto?
Possibile ai che nessuno ricorda più
ciò che Dio sentenzio a caino?:
- " Dalla terra grida vendetta il sangue
di tuo fratello Abele, che hai ucciso;
il suo grido l'ha inteso tutto il Paradiso!"- (Gen. 4,10)
La chiesa da sempre ci ripete:
-<<>>-
Oggi, dopo duemila anni,
cristiani e non cristiani
hanno scimmiottato "Pilato":
- Si son " lavate le mani" di tante guerre
e, così,... abbiamo "ucciso la Pace". -
adesso se rinascrà la giustizia,
la conciliazione e la carità,
solo allora la Pace risorgerà!
Perciò, mai mai come al presente,
ogni lingua su questa terra
dovrà gridare a piena voce:
- Bastaaa, Pace, pace paceee!-
CASO CORRADO
(Mercato S. Severino - Salerno)

Attesa…
Ci ritroveremo lungo una strada
nuova che scorre come acqua di vita
ai margini della mente
Non avremo domande o dolori
Ma saremo corpi risorti
contemplazione perenne
Ci ritroveremo in una notte serena
e saremo Dei a Sua immagine.
Ci ritroveremo… ma il febbrile tremore
dei giorni e il passo lento ti assalirà
e ti ruberà alle stelle ogni volta
che la mente degli uomini ti porterà nel dolore del mondo, nel dolore degli ultimi
Vestirai la porpora dei campi
dei martiri, ti accompagnerai
con la solitudine e sarai il pastore
il pellegrino sotto gli occhi del mondo
il poeta che costruirà versi
come un instancabile desiderio di comunicare Dio
CALIFANO GIUSEPPINA
(Nocera Inferiore - Salerno)

Seme
“non c’è pace senza giustizia
e non c’è giustizia senz’amore!”.
Nella terra dell’amore,
il seme della giustizia
diventa piantina di Pace.
Anche nel deserto il seme diventa fiore,
e il cactus spinoso fonte d’acqua,
sorgente di vita, zampillo di prosperità.
Al di là delle religioni,
delle etnie,
delle ideologie,
del bianco,
nero o giallo che sia
la supremazia è solo di Dio.
La stella della Pace,
illumina la notte buia
Riscalda l’anima ed il giorno non muore mai.
Risplende nei cuori,
nelle menti,
sconfiggendo l’oltraggiosa guerra
che toglie ogni dignità all’umanità.
Seme piantato in ogni cuore
speranza futura,
goccia di profumo
essenza di giustizia
trasforma l’odio,
la vendetta ed
il rancor in amor!
Saper chiedere perdono
senza sentirsi solo!
Accettare il diverso
senza disprezzo!
La Pace fa sentir sicuri in una casa
senza mura!
La Pace,come colomba bianca,
il cuor leggero fa volar
sulle ali dell’eternità e
vivere con serenità la quotidianità!
BERGAMASCO FRANCESCO
(Avigliano - Potenza)

“Non io… ma la speranza…la riconoscerà"
E se toccherà ai miei giorni vedere la pacenon Io...ma la speranza la riconoscerà
dai suoi passi senza peso
dal suo corpo senza veli
dal suo volto bruno come i suoi occhi.
E se il suo radioso sorriso mi sussurrasse:"Gerusalemme, Gerusalemme!"...
volgerò i miei giorni a sud del mio orizzonte
e i miei occhi vedranno in tutti!
la vera Pace.
E i miei occhi vedranno"Ragione e Fede"vivere e progredire in simbiosi
nelle loro Luci."Ragione e Fede"i veri costruttori di Pace!
Gli Egoismi i Pregiudizi
le Shoah e gli Olocausti
come fiume in piena
scivoleranno nell'oblio del tempo.
ADELFIO DOMENICO
(Latina)

Semi d'amore
Sereno,
lieve aleggia nell'aria
un senso di pace.
Materialmente tace
la voce
severa, indulgente, tremante, ma...
Nel silenzio fogli sospinti
da vortici rapaci
da aliti anelati.
Rumori che solcano il cuore,
pregno di semi d'amore.
Scambiamoci un segno di pace
nell'ombra di Croce
stagliata nello sfolgorio di luce.
Imponente, solenne, incantato
traspare il volto beato
dell'uomo
del Santo
che nel grande Suo manto
con gesto audace
ha raccolto il mondo per immettervi
concordia, serenità, luce.
Pace.